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WANDA MILETTI FERRAGAMO

Wanda Miletti Ferragamo dall’agosto 1960 a quando è scomparsa, il 19 ottobre 2018, a 97 anni, è stata la guida intelligente e solida dell’azienda Salvatore Ferragamo.

Wanda nasce il 18 dicembre 1921 a Bonito, in Irpinia, lo stesso paese d’origine di Salvatore. Il padre Fulvio è medico. Uomo severo, devoto all’ordine terziario francescano, influenza l’educazione di Wanda, la quale baserà la sua vita sui principi paterni: l’integrità morale, la modestia, l’equilibrio e la fede religiosa. La madre Giovanna Pellegrino proviene da una famiglia di commercianti e possidenti terrieri di Ariano di Puglia. Amante della musica, saggia amministratrice dei beni di famiglia e ottima cuoca trasmette alla figlia la passione per la cucina di molte donne del Sud.

Una duplice tragedia sconvolge l’adolescenza di Wanda. Durante una partita di calcio, un fratello cade in un pozzo e muore. La madre, distrutta dal dolore, lo seguirà nella triste sorte poco dopo. Per questo motivo, di Bonito Wanda amava ricordare solo l’estate del 1940, quando incontra Salvatore Ferragamo, che è giunto in paese in visita al padre. Il calzolaio è una celebrità e la giovane lo accoglie complimentandosi per il contributo che ha dato all’eleganza femminile. Salvatore rimane colpito da queste parole e decide che sarà sua moglie, nonostante la differenza di età. Wanda non ha ancora 19 anni. Salvatore ne ha 42. Il 9 novembre 1940, i due si sposano nella chiesa di Santa Lucia a Napoli e dopo la luna di miele giungono nella casa sulle colline di Firenze.

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La vita familiare viene allietata dalla nascita di due figlie, Fiamma e Giovanna, sebbene la guerra non garantisca un futuro sereno. L’8 settembre 1945 nasce il primo figlio maschio, Ferruccio. Finito il conflitto anche per Firenze e per i Ferragamo gli anni della ricostruzione rappresentano un periodo di crescita. Si riaprono le frontiere e riprende il commercio con l’estero. Nascono altri tre figli, Fulvia, Leonardo e Massimo. Aumenta la famiglia ma anche gli impegni e i viaggi di lavoro. Partecipa alla vita dell’azienda attraverso i racconti del marito e in occasioni eccezionali, come quando nel 1954 Audrey Hepburn viene a Firenze per ordinare alcune paia di scarpe dal famoso calzolaio.

Nel 1958 Salvatore compie un viaggio in Australia. Quando torna cominciano a presentarsi i sintomi di una grave malattia. Fiamma, la figlia maggiore, lascia gli studi classici. Al fianco del padre, impara tutto ciò che serve sulle calzature. Anche Giovanna interrompe gli studi liceali per frequentare un corso di design di moda alla scuola Lucrezia Tornabuoni di Firenze. Nel 1959 crea la sua prima collezione di abbigliamento che viene presentata al Plaza Hotel di New York.

Il 7 agosto 1960 Salvatore muore a Forte dei Marmi. Wanda è distrutta dal dolore e dalla preoccupazione del domani, nonostante che gli operai intervenuti al funerale cerchino di rassicurarla: “Vedrà Signora ce la faremo, noi l’aiuteremo”. Non ha mai lavorato. In seguito molti le hanno chiesto come ha potuto farcela. “Non lo so”, rispondeva “La donna è un po’ custode dei sentimenti che animano l’unione. Un poco alla volta mi è venuta fuori quell’energia necessaria per andare avanti. Io che mi ero sempre e soltanto occupata della mia famiglia, ho dovuto fronteggiare tutto. Management, rifornimenti, cose tecniche, controllo delle spese. Io credo che tutte, o quasi tutte, le donne saprebbero condurre bene un’azienda se sono in grado di amministrare saggiamente la loro famiglia”.

Ci sono tante idee che Salvatore ha lasciato incompiute e che devono essere portate avanti, come quella di adattare i suoi sistemi di lavorazione e di calzata rigorosamente basati sul fatto a mano alla crescente domanda del mercato, che richiede l’impiego di macchine. Il compito di traghettare le scarpe nella produzione industriale spetta a Jerry, nipote di Salvatore, a cui lo zio aveva insegnato tutti gli aspetti tecnici delle calzature.

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Wanda Miletti Ferragamo, con il marito Salvatore, al pianoforte della villa Il Palagio, Fiesole, 1951

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La famiglia Ferragamo sul tetto di Palazzo Spini Feroni, 1983. Da sinistra verso destra: Fiamma, Wanda e Fulvia; sul retro: Giovanna, Leonardo, Ferruccio e una modella


Con il supporto delle figlie e di alcuni collaboratori Wanda intensifica il programma di sviluppo intrapreso dal marito. Nel 1961 mette a punto Gilio, il primo profumo Ferragamo e fa stampare a Como il primo foulard, progettato da Salvatore con l’artista Alvaro Monnini, dando inizio a una produzione di accessori in seta che acquisirà una forte identità quando la terza figlia, Fulvia, deciderà di lavorare a fianco della madre nel 1971. L’allargamento a nuovi settori di produzione comporta una trasformazione delle strategie di produzione, comunicazione e investimento dell’azienda. Al timone è sempre Wanda. Sfrutta il suo intuito per capire quali siano i luoghi più adatti per aprire un negozio, analizza la clientela locale e la concorrenza, studia l’offerta produttiva, cura la formazione degli addetti alle vendite, il loro modo di presentarsi, e persino il posizionamento della merce sugli scaffali.

Nel 1963 Ferruccio entra nell’azienda di famiglia con un piano di formazione che lo porta a sperimentare diversi settori, dalla logistica alla produzione di calzature al retail, fino a diventare nel 1970 direttore generale e nel 1984 amministratore delegato. Sotto la guida di Fiamma, nel 1965 vengono avviate le nuove produzioni di piccola pelletteria e borse. Nel corso degli anni Settanta, il marchio Ferragamo consolida la sua posizione, rafforzando l’immagine attraverso un ulteriore incremento produttivo che riguarda gli accessori in seta e l’abbigliamento maschile, grazie all’ingresso in azienda di Fulvia per il comparto serico e Leonardo per la divisione uomo.

Gli anni Ottanta sono un periodo di grande successo per la moda Made in Italy, di cui Ferragamo – per la sua storia, il carattere distintivo dei prodotti e la tradizione artigianale – viene considerato un simbolo. A livello internazionale si registra un forte incremento del fatturato, soprattutto sul mercato statunitense e su quello asiatico. L’incremento delle vendite si deve anche al lavoro svolto negli Stati Uniti da Massimo, il figlio più piccolo di Wanda e Salvatore, che nel 1982 si era trasferito a New York per lavorare nella società commerciale di famiglia, Moda Imports, incaricata di diffondere il marchio Ferragamo nel mercato americano. Quattro anni dopo vede la luce Ferragamo Hong Kong, con l’obiettivo di diffondere sul territorio e nella Grande Cina la vasta gamma dei prodotti del brand. Il decennio si chiude con un marchio consolidato, aperto a manager esterni, e caratterizzato da una strategia rivolta al potenziamento dei mercati e dell’immagine: preludio, nei decenni successivi, alla quotazione in borsa e all’ingresso di un amministratore delegato esterno.

Negli ultimi anni Wanda rivolge la sua attenzione all’esterno. Suscitano il suo interesse soprattutto i giovani che, secondo la sua opinione, hanno bisogno di essere educati per conoscere la realtà sociale ed economica nella quale vivono. Per questo costituisce nel 1995 il Museo Salvatore Ferragamo e la Fondazione Ferragamo nel 2013, ad entrambi affida il compito di alimentare il vigile ricordo di una storia imprenditoriale costruita su valori morali, prima che economici, da tramandare alle generazioni future.

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Wanda Miletti Ferragamo riceve il conferimento dell'Ordine al Merito dei Cavalieri di Gran Croce dal presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi, 8 marzo 2004

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Wanda Miletti Ferragamo e la figlia Fiamma incontrano Lady Diana alla Grosvenor Room Ball di Londra, giugno 1990

Lauree, principali premi e onorificenze a Wanda Miletti Ferragamo


1982

Nomina di “Donna Internazionale dell’anno” voluto dal Committee of 200, in Kentucky, associazione internazionale che riunisce donne che hanno ottenuto successo nel mondo dell’economia. È l’unica donna italiana presente in questa associazione.

1986

Cavaliere Pro Ecclesia et Pontificie, onorificenza della Santa Sede, conferita dal Papa Giovanni Paolo II.

Commendatore, Ordine al Merito della Repubblica Italiana, insignito dal Presidente della Repubblica Italiana Francesco Cossiga.

Laurea ad honorem in Lettere (Doctor of Human Letters) da parte di The City University of New York per i risultati eccezionali conseguiti nel campo dell’economia e per la filantropia.

Premio WellComm86 come imprenditrice attribuito dalla Confederazione Italiana delle Imprese, delle Attività Professionali e del Lavoro Autonomo.

1987

Insegna dell’Ordine dei Cavalieri del Lavoro da parte del Presidente della Repubblica Italiana Francesco Cossiga, per i risultati conseguiti nel mondo del business e nel mondo dell’arte; per aver gestito con successo l’azienda di famiglia dopo la morte di Salvatore Ferragamo.

1991

Fashion Group Award da parte del Fashion Group International, per il supporto alla Croce Rossa Italiana, alla sezione italiana del World Monument Fund, agli Amici della Scuola di Musica di Fiesole e alla Casa di Soggiorno Don Bosco in Toscana.

1992

Mary Ann Magnin Award 1992 assegnato a San Francisco per il lavoro svolto nel campo della moda.

1995

Honorary Officer of the British Empire (O.B.E.), conferito dalla Regina Elisabetta II come riconoscimento del grande contributo offerto alla creazione di legami culturali tra l’Inghilterra e l’Italia attraverso il supporto al British Institute di Firenze.

1996

Fiorino d’oro per il settore dell’imprenditoria conferito dal Sindaco di Firenze, Mario Primicerio, per il costante ed intelligente impegno nel creare e promuovere un’azienda di altissimo livello apprezzata in tutto il mondo, rendendo così un rilevante servizio alla città di Firenze.

Laurea ad honorem in Dottore in Scienze Commerciali (Doctor of Commercial Science) conferita dalla New York University.

1997

Premio Qualità Italia, consegnato dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro al Quirinale per i risultati commerciali ottenuti dall’azienda Ferragamo nell’anno precedente.

1999

Sir Harold Acton Award per l’amicizia Italia-Usa, conferitole dalla New York University Board of Trustees e dai Friends of Villa La Pietra di Firenze.

2002

Sixth annual Luminary Awards, come Entrepreneurial Champion consegnato dall’associazione americana The Committee of 200 quale riconoscimento del suo ruolo femminile di imprenditrice e per essere riuscita a trasformare un’azienda di calzature in un’azienda di lusso a conduzione familiare.

2003

Tuscan-American Award 2003 per essere riuscita a portare avanti e a far crescere con grande intelligenza, fermezza di carattere e lucida visione economico-commerciale, un’eredità impegnativa quale quella lasciatele dal marito Salvatore Ferragamo in Italia, in America e in tante altre parti del mondo.

2004

Onorificenza di Cavaliere di Gran Croce, Ordine al merito della Repubblica Italiana, conferita dal Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi al Palazzo del Quirinale a Roma.

Premio Il Salomone d’Oro conferito dal Rettore dell’Università degli Studi di Firenze Augusto Marinelli.

2007

Laurea ad honorem del F.I.T. (Fashion Institute of Technology, della State University of New York) per il ruolo che ha avuto nella crescita della Salvatore Ferragamo, l’impegno continuo nella ricerca dell’eccellenza e dei valori che celebrano la parte migliore dello spirito umano, la dedizione e il contributo dato alla formazione nel mondo della moda.

2011

Fashion Group International’s Legend Award assegnato a New York dal Fashion Group International.

2014

Mela d’Oro, riconoscimento consegnato dalla Fondazione Belisario per il grande contributo dato al Made in Italy d’eccellenza, divenendo ambasciatrice in Italia e all’estero del talento femminile.

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Wanda Miletti Ferragamo riceve dall’ambasciatore Patrick Fairweather il riconoscimento dell'Order of the British Empire, Roma, 7 giugno 1995

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Wanda Miletti Ferragamo e Gregory Peck durante il pranzo a Palazzo Spini Feroni in occasione dell’inaugurazione della mostra a Palazzo Strozzi "I protagonisti della moda: Salvatore Ferragamo 1898-1960", 4 maggio 1985

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Il presidente della Repubblica Sandro Pertini ricevuto da Wanda Miletti Ferragamo all’arrivo a Palazzo Strozzi per la visita alla mostra "I protagonisti della moda: Salvatore Ferragamo (1898-1960)", 4 maggio 1985

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Wanda Miletti Ferragamo con Ikko Tanaka e Hiroko Sakomura durante la conferenza stampa svoltasi in occasione della mostra "A Centennial Exhibition: Salvatore Ferragamo The Art of The Shoe", Sogetsu-kai Foundation, Tokyo (14 aprile-14 maggio 1998)

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Wanda Miletti Ferragamo con il Presidente della Repubblica Italiana Francesco Cossiga, quando riceve l'insegna dell'Ordine dei Cavalieri del Lavoro, 22 ottobre 1987

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Wanda Miletti Ferragamo e Donata Wenders alla villa Il Palagio durante la cena di inaugurazione della mostra "Off Scene. Wim and Donata Wenders" organizzata dal Museo Salvatore Ferragamo nel 2004

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Wanda Miletti Ferragamo durante il Gala Dinner organizzato al Mandarin Hotel di Hong Kong, 4 dicembre 1989